“Salviamo i medici dell’Asp di Agrigento”: l’iniziativa di FASTED Sciacca Onlus
“Salviamo i medici dell’Asp di Agrigento” è la campagna provinciale promossa da FASTED Sciacca Onlus (Federazione Associazioni Siciliane di Talassemia Emoglobinopatie e Drepanocitosi Onlus) con il fine di raccogliere fondi per acquistare DPI (dispositivi di protezione individuale), nello specifico tute contro gli agenti infettivi, mascherine chirurgiche FFP2 FFP3, gel disinfettante per le mani e visiere per il personale sanitario degli ospedali agrigentini. Si moltiplicano, infatti, in queste ore di crisi nazionale gli atti di solidarietà in favore di ospedali e personale sanitario impegnati a fronteggiare con scarsi mezzi l’emergenza Covid-19.
L’obiettivo della raccolta e l’appello del presidente Restivo
La campagna “Salviamo i medici dell’Asp di Agrigento” promossa da FASTED Sciacca Onlus, chè ha già registrato l’importante sostegno del Centro commerciale Città dei Templi di Agrigento, della Fondazione La Clessidra-Claudio Giudice per la vita, e della Diagnostica Medica Restivo, è estesa a tutta la provincia di Agrigento e si pone l’obiettivo di fornire gli ospedali di DPI, previa indicazione dell’Asp di Agrigento che coordina tutti gli acquisti in base alle effettive necessità rilevate. L’associazione ad oggi ha acquistato, con i fondi raccolti, materiale in parte già consegnato (tute e mascherine FFP3 all’ospedale di Agrigento e Canicattì, mascherine FFP3 all’ospedale di Licata mentre nei prossimi giorni arriveranno forniture per gli ospedali di Ribera e Sciacca).
“Abbiamo intenzione – dichiara il presidente di FASTED, dottor Lillo Restivo, tecnico radiologo presso l’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento – di acquistare un ventilatore polmonare il cui costo si aggira tra i 10 e i 15 mila euro ma daremo inizialmente priorità all’acquisto di DPI che servono prima di ogni altra cosa per proteggere il personale sanitario dal rischio di contagio, purtroppo agevolato dalla carenza di questi dispositivi, indispensabili per chi si trova in prima linea a fronteggiare la malattia. Per questo chiediamo la collaborazione di tutti, grati per qualsiasi sostegno a questa causa che ci vede tutti uniti dal sentimento di solidarietà per chi deve combattere in prima linea contro il corona virus”. Se dovessero residuare delle somme non sufficienti all’acquisto del ventilatore, l’idea della FASTED Sciacca Onlus, ha aggiunto Restivo, è quella di unirsi ad altre associazioni o altre raccolte fondi per riuscire comunque nell’obiettivo di acquistare il ventilatore polmonare.
Come donare
Le donazioni possono avvenire con bonifico tramite Iban IT44E 020088 3172 000300 286237 – destinatario FASTED Sciacca ONLUS – causale “Erogazione liberale Covid-19”. É possibile seguire l’avanzamento della campagna e i resoconti delle donazioni via via effettuate su Facebook attraverso il gruppo Salviamo i Sanitari della provincia di Agrigento che già in pochissimo tempo conta oltre 2000 iscritti.
Le donazioni di sangue: FASTED spiega come fare
La FASTED è un’associazione che ha rilevanza regionale, presente su tutto il territorio siciliano in vari comuni e la sede di Sciacca si occupa dei pazienti emoglobinopatici di tutta la provincia di Agrigento. FASTED in Sicilia assiste circa 2.700 talassemici che hanno bisogno di trasfusioni periodiche, ogni 10/15 giorni (sono circa 7000 a livello nazionale, cosa che dimostra come la patologia sia proporzionalmente più diffusa sull’isola). Com’è facile comprendere, nei primi periodi dell’emergenzea Corona Virus, si è riscontrata una certa difficoltà, sia a livello regionale che nazionale, a reperire scorte di sangue necessarie per i talassemici e non solo. Questo anche perchè i cittadini non sapevano se la donazione di sangue fosse tra le attività consentite mentre invece lo è già dalle prime restrizioni imposte dal Governo nazionale. Ciò che occorre fare per poter effettuare le donazioni è contattare preventivamente il centro di raccolta sangue più vicino che confermerà la prenotazione con l’invio di una nota che il donatore deve stampare e portare con se insieme all’autodichiarazione per esibilrle alle forze dell’ordine in caso di controllo.
Attualmente le cure hanno fatto enormi passi avanti e consentono ai talassemici di condurre una vita pressochè normale fatta eccezione per le pause dettate dal regime trasfusionale. Infatti, il progresso delle terapie ha ridotto le complicanze d’organo che detrminavano la morte precoce dei soggetti ed alcune delle più note conseguenze della patologia oggi sono state per lo più superate. Oggi un talassemico ha quindi una prospettiva di vita simile ad una persona sana.