L’ente di beneficenza no-profit, fondato nel 2002, sfama oggi 2 milioni di bambini in 19 Paesi poveri del mondo grazie ai volontari che preparano pasti prevalentemente con alimenti del luogo per sostenere le famiglie e rilanciare l’economia locale.
Solo sei anni dopo aver raggiunto l’importante risultato di nutrire 1 milione di bambini con un pasto quotidiano, Mary’s Meals, ente di beneficenza con oltre 14 gruppi nazionali in tutto il mondo, annuncia un nuovo traguardo.
L’organizzazione internazionale no-profit, nel 2021 ha raggiunto l’obiettivo di sfamare più di 2 milioni di bambini in 19 Paesi, tra i più poveri del mondo, con pasti giornalieri somministrati nelle scuole. Un’attività che continua a crescere grazie ad un imponente movimento di sostenitori e volontari che agisce a livello globale.
Mary’s Meals in Italia
“Stiamo celebrando un momento incredibile nella storia di Mary’s Meals – racconta orgogliosa Carmela Gaetani, Vice-Presidente di Mary’s Meals Italia – Stiamo illuminando il futuro a 2 milioni di bambini. Mary’s Meals fornisce un pasto scolastico giornaliero nelle comunità dove la povertà e la fame impediscono ai bambini di ottenere un’istruzione. La nostra è un’idea semplice che funziona. Fornendo un nutriente pasto giornaliero nei luoghi di formazione, i bambini sono motivati ad andare a scuola, ricevendo così un’istruzione adeguata che un giorno potrà liberarli dalla povertà. Il costo per offrire un pasto ad un bambino per un intero anno scolastico è di solo 18,30 euro. Immaginate quello che spendiamo per mangiare una pizza in Italia: questo può bastare a sfamare un bambino e cambiargli la vita per un intero anno!” Grazie a tanti generosi sostenitori e riducendo al massimo le spese di gestione, Mary’s Meals spende il 93% delle donazioni direttamente per i programmi di alimentazione ponendo un argine al lavoro minorile nei campi o alla necessità di mendicare: il cibo dà loro la forza di concentrarsi ed imparare a leggere e scrivere. Saranno loro gli uomini e le donne che aiuteranno le loro comunità ad uscire dalla povertà e metteranno fine alla loro dipendenza dagli aiuti.
Ma come nasce Mary’s Meals?
La prima campagna Mary’s Meals nasce nel 2002 quando il fondatore dell’organizzazione, Magnus MacFarlane-Barrow, visita il Malawi durante una carestia, con l’obiettivo di portare pasti vitali a circa 200 bambini in due scuole. Da allora più del 30% dei bambini che frequentano la scuola primaria del Malawi gode di pasti nutrienti, serviti nelle scuole da volontari locali determinati ad aiutare la prossima generazione a costruire un futuro migliore.
Mary’s Meals non solo sfama un gran numero di bambini che frequentano le scuole gestite dal governo in Africa, ma porta anche pasti quotidiani ai bambini che trovano speranza nei centri di educazione non formale in India; ai figli e alle figlie di lavoratori migranti vulnerabili in Tailandia; ai giovani che si impegnano nell’istruzione in attesa di giudizio nelle prigioni del Niger e del Madagascar; ai bambini colpiti dal conflitto in corso in Etiopia e in Siria; ad Aleppo e nel vicino Libano; e a molte migliaia di giovani studenti ad Haiti, colpita da anni di disordini politici e dai danni del recente terremoto e di altre calamità naturali. Tra gli altri Paesi in cui l’ente opera ci sono anche Liberia, Zambia, Zimbabwe, Kenya, Sud Sudan, Uganda, Benin, Myanmar, Ecuador, Niger e Romania.
È di recente pubblicazione uno studio d’impatto, condotto su un periodo di cinque anni, che mostra i risultati dell’attività di Mary’s Meals nel ridurre la fame dei bambini, dare loro energia, migliorare il loro benessere ed aiutarli ad accedere all’istruzione. “Per ognuno di quei bambini che ha mangiato oggi, – conclude la direttrice Esecutiva di Mary’s Meals Italia, Silvia Tolve – molti altri stanno ancora aspettando che l’organizzazione arrivi nella loro scuola, quindi il mio appello a tutti è quello di unirsi a noi ed ai nostri generosi sostenitori, in Italia, negli Stati Uniti o dovunque nel mondo. I modi per contribuire alla nostra missione sono numerosi, semplici ed efficaci. L’obiettivo che ci guida ogni giorno, e che speriamo di condividere con un numero sempre maggiore di persone, è raggiungere il prossimo bambino bisognoso”.