Bruxelles, l’europea
Bruxelles, città delle istituzioni europee ma non solo. Cuore geografico dell’Europa alla quale è connessa con treni ad altissima velocità che permettono in pochissime ore di raggiungere le principali capitali del vecchio continente.
Rue Neuve e la Grand Place
Alcuni scorci di Bruxelles, durante la mia visita a novembre 2019, mi hanno lasciato un indelebile traccia nel cuore e nei ricordi.
Il tempo a disposizione é stato abbastanza per visitare Rue Neuve, la via dello shopping e della movida, attualmente interessata da opere di abbellimento dove, dalle vetrine, fanno bella mostra di sé brands belga, del made in Italy ed internazionali che confermano l’identità cosmopolita di Bruxelles. Una città che è e si sente centro vivo e cuore pulsante d’Europa.
Una passeggiata in questa via, che porta alla magnifica Grand Place, é una tappa che vi consiglio assolutamente di fare se vi trovate a Bruxelles. Un’esperienza di integrazione culturale e bellezza che culmina con una delle piazze più grandi e belle del mondo. Una cena in uno dei locali a ridosso della piazza è un’esperienza da fare necessariamente per “gustare” fino in fondo Bruxelles e sentirsi pienamente europeans citizens.
Il Teatre Royal de la Mannaie
Un’altro dei gioielli di Bruxelles, a ridosso della centralissima Rue Neuve e a poca distanza dalla splendida Grand Place è il Teatre Royal de la Mannaie. Tappa obbligata di un percorso che mi ha stupito perché nessuno fino ad allora mi aveva parlato della grande varietà di stili e monumenti che in questa città si incontrano.
l’Atomium
Lasciato il centro della città, il mio racconto di viaggio prosegue con la visita di uno dei simboli di Bruxelles: l’Atomium nel parco Heysel.
La struttura è una costruzione in acciaio che rappresenta i 9 atomi di una cella unitaria di un cristallo di ferro: un riferimento alle scienze e agli usi dell’atomo, temi importanti e in pieno sviluppo all’epoca in cui fu costruito: il 1958. Io trovo che, in qualche modo, nel simbolo del tutto si identifichi perfettamente la natura “aperta” della città che ospita migliaia di turisti da tutto il mondo e nella quale convivono oltre 150 etnie che parlano in prevalenza francese e inglese.
Bruxelles città delle istituzioni europee
Il motivo del mio viaggio a Bruxelles è stato la visita al Parlamento Europeo dal quale sono andata via con grande entusiasmo ed un rinnovato senso delle istituzioni. Un incontro di idee, culture e intenti consigliati a tutti per sentirsi parte del progetto che ci vede cittadini dello stesso continente. Un’altro luogo di Bruxelles che mi è rimasto nel cuore per la grandeur e la bellezza assoluta è l’Arc de Trionphe, nel parco del Cinquantenario, dove sventola la bandiera belga. Realizzato nel 1905 con ferro, vetro e pietra, a simbolo dell’economia e dell’industria belga è un simbolo della città la cui autorevolezza non necessita di commenti.
La Chiesa di Notre Dame du Sablon
Sulla via del ritorno verso l’aeroporto infine un’ultima sorpresa: la Chiesa di Notre Dame du Sablon. Un capolavoro del gotico, una chiesa che si erge tra le luci del traffico e le strade che da Bruxelles portano alle periferie, una bellezza malinconica e maestosa. Un’altro incantevole ricordo della mia visita a Bruxelles, città la cui visita si rivela una sorpresa da non perdere.